Il Laos, un popolo ricco di cultura e tradizioni che ci accoglie con amore nelle sue terre, facendoci vivere momenti unici ed emozionanti, come ogni viaggio dovrebbe essere.
Famiglia e matrimonio
I laotiani godono di una grande libertà di scelta nel compagno di vita, benchè vi sia una certa preferenza verso i cugini.
I genitori hanno la facoltà di proporre la potenziale sposa, e devono in ogni caso essere consultati sulla persona scelta.
Segue poi un pagamento, una sorta di prezzo della sposa, il cui prezzo varia a seconda della casta della persona scelta.
Solitamente il matrimonio si celebra nella casa della sposa, ed il cuore della festa è una sorta di cerimonia di richiamo degli spiriti guida.
A differenza di tante altre popolazioni, quella laotiana è matriarcale, la figlia maggiore con il suo nuovo marito vanno a vivere nella casa della sposa e la possono lasciarla solo dopo che la sorella successiva in età è convolata a nozze, cercando comunque di rimanere sempre vicini di abitazione.
La sorella minore è colei che eredita la casa di famiglia ed è anche la responsabile per l’assistenza e la cura dei genitori quando giungono in età avanzata.
Se nel matrimonio si hanno bambini, la separazione è vietata e cosa molto particolare ma a mio giudizio corretta, è scoraggiato gridare in loro presenza.
Tutta la famiglia, fino alla pubertà, dorme insieme.
Musica
La musica tradizionale del Laos ha origini indigene, ed il suo strumento principale è il khen, una doppia fila di canne in bambù all’interno di una cassa di risonanza, è uno strumento a fiato.
Difficilmente si parla di solo musica, le danze e le rappresentazioni teatrali la accompagnano sempre.
La danza folcloristica nazionale è il Lam Wong, in cui le persone danzano in circolo, formando man mano tre diversi cerchi: uno per i single, uno per le coppie e uno riservato a tutti gli altri.
Abbigliamento
Essenzialmente, ben prima della rivoluzione, il vestito tradizionale degli uomini è il sampot, nel quale un angolo viene infilato tra le gambe e rimboccato sulla schiena, che ha la sembianza di un pantalone corto.
Il sinh, quello femminile, è una gonna lunga tendenzialmente di cotone con dei ricami verso il fondo.
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