Quando andare, visti, costi, valuta, cibo
Eh si, è un posto dove la gente trasmette serenità, un popolo sincero e semplice che potrai avere il piacere di conoscere solo visitandolo.
Birmania o Myanmar, è il più grande degli Stati della regione indocinese, avvolto tra Cina, Bangladesh, Laos e Thailandia, conta circa 56 milioni di abitanti.
Beatrice ed io siamo stati in Birmania tra febbraio e marzo, sicuramente nel periodo che viene definito di alta stagione, dove le precipitazioni sono minime e le temperature meno elevate.
Ottobre, novembre, marzo ed aprile, sono periodi buoni per intraprendere un viaggio anche se le temperature iniziano a salire.
Da tenere presente che ad aprile il popolo Birmano da il benvenuto al nuovo anno, con la festa dell’acqua, il Thingyan, è quindi fortemente consigliato prenotare con anticipo.
Da giugno a settembre il monsone si fa prepotente e molte strade diventano impraticabili, lascerei perdere.
Per entrare nel paese è richiesto il visto turistico, di facile ottenimento e si consiglia di tenersi 3 settimane per l’espletazione di tutte le pratiche.
Appoggiandosi ad un’agenzia, per l’organizzazione del vostro viaggio, sarà possibile lasciare a loro questa incombenza, accertatevi solamente che il vostro passaporto abbia validità residua di almeno 6 mesi dalla data di rientro in Italia.
Trascorrere il tempo in Birmania non richiede spese eccessive, nei mercati si possono comprare beni di prima necessità così come artigianato bellissimo, a prezzi assolutamente abbordabili.
Mischiatevi con loro, camminate in mezzo a loro, chiedete informazioni su ciò che non conoscete, saranno felicissimi di spiegarvi e di farvi assaggiare i loro prodotti.
Durante i nostri viaggi, a me e Beatrice piace provare tutti i gusti del luogo. Dovessi dirvi un posto dove non abbiamo mangiato bene, farei fatica, ma ancor di più in Asia, dove il riso la fa sempre da padrone, con i suoi curry delicatissimi (molto più delicati in Birmania che in Thailandia per esempio) le verdure e le carni… benchè noi siamo degli amanti dei noodles in tutte le sue varianti.
Una delle specialità birmane è l’athouq, un’insalata leggera a base di verdure e spezie, ma lasciatevi catturare da zuppe, carne e pesce, serviti di contorno al riso, t’amin.
Un piccolo consiglio che possiamo darvi se visitate la Birmania è quello di interagire con la popolazione, saranno felicissimi di potervi insegnare come si indossa il Longyi o il gaung baung, il tipico turbante, o fare una partita a domino, rigorosamente a soldi.
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